Dog Soldiers - 2002

 

Diretto da Neil Marshal, è uno dei film recenti sui licantropi degno di nota. Prima di tutto è ambientato in Scozia e se ne avete la possibilità ascoltatelo in lingua originale, lo slang è davvero unico e divertente. Lo acquistai a Dublino e ne rimasi folgorato dopo l’immediata visione. Un commando specializzato di soldati durante un’esercitazione tra le montagne scozzesi viene a contatto con un’intera famigliola di allegre bestioline, assediati, sovrastati, a corto di armi, venderanno cara la pelle. Il film mantiene un buon ritmo, non si lesina in sangue e budella, come è giusto che sia.

La caratterizzazione è immediata e sin da subito si stabiliscono le varie gerarchie. I licantropi sono antropomorfi, le loro sembianze sono però sin troppo simili a quelle di un lupo, sono vulnerabili all’argento ma sembrano conservare memoria del loro stato umano e agendo come un branco, organizzano e gestiscono l’assedio e gli attacchi verso le vittime di turno, la loro trasformazione avviene in presenza della luna piena, indipendentemente dal fatto che sia o meno notte.

Le citazioni sono moltissime, da Aliens a Predator, tanto umorismo english ed effetti animatronici di tutto rispetto. Analizzando la trama si ha come l’impressione che la figura di Megan, la naturalista, che sembra essere d’aiuto al gruppo dei soldati in principio, ed è in realtà solo un altro dei licantropi, interpretata da Emma Cleasby, non sia stata sviluppata a dovere, rimane un po' oscuro il suo compito e la sua presenza, l’inevitabile quanto subitanea trasformazione termina con la morte della stessa Megan. Alcuni dialoghi che la riguardano vengono inspiegabilmente abbandonati e non sviluppati e nel contempo, viene uccisa da una pallottola normale in mezzo agli occhi, non un proiettile d’argento e lo si può probabilmente spiegare a causa dell’iniziale stadio della trasformazione.

Da ricordare il dialogo ed il ricordo che il capitano ha di un suo commilitone di nome Oswald morto durante la guerra in Kuwait. Racconta l’episodio mentre si trovano davanti al fuoco prima di affrontare la notte, egli stesso ammette di avere mantenuto da quel momento una mente molto aperta. Un indizio essenziale visto il seguito del film. Non vengono illustrate le trasformazioni, sono rese fuori campo via audio, si hanno solo alcuni scampoli visivi dell’uomo, occhi, denti e unghie, tutto il resto è lasciato all’immaginazione dello spettatore.